Mi è piaciuto far capolino sulla spalla di quest'uomo di bronzo nel bel mezzo di Piazza del Plebiscito. Lui e altre sei vasche. Lui imperterrito che continuava a scrivere qualcosa sull'acqua vestito di tutto punto, io che spiavo oltre il bavero della sua giacca. Ho immaginato che scrivesse un diario sulla città. Un racconto appassionato dei suoi giorni a Napoli da quella prospettiva privilegiata. Un lungo soliloquio di meraviglie e tragedie: sarebbe bello leggerlo e dargli una mano a scriverlo.
4 commenti:
la scultura e' quanto mai significativa del momento che attraversa la citta'.
l'uomo raffigurato cerca con ogni sforzo di scrivere sull'acqua, cercando di lasciare delle scie concentriche o comunque dei segnali dovuti al suo contatto con la superfice liquida ma questa e' talmente "toerbida" che diventa una lastra rigida, inamovibile, senza anima e che respinge il tentativo di poter essere manipolata in qualche modo. rappresenta in pieno la distanza che c'e' tra i cittadini e le istituzuioni, le quali ultimamente di certo non brillano di trasparenza verso la cittadinanza.
Siamo in pochi, troppo pochi a voler fargli scrivere qualcosa di bello...
anche io ho visto ste statue...ma che roba è? la tradica condizione del genere umano e dello stetso dell'arte nella nostra epoca il tutto come riflesso della degrado della nostra città...? questa come le altre istallazioni che da anni "decorano" la piazza in questo periodo, sono comunque finanziate dalla regione che è sempre di più diventata feudo del potere centralizzato...un'opera che dovrebbe parlare del declino civile di una città pagata però da chi ha contribuito al suo sfacelo...non ti sembra ipocrita?
se non la cali nel contesto politico-sociale non credo riuscirai a decrifrare le sottigliezze di questa operazione natalizia
se gomorra vincera' l'oscar, che tipo di rappresentazione artistica sara' poi riprodotta nella piazza del plebiscito per il prossimo natale?
il mio ultimo post: " A SAVIANO, PREFERISCO CANNAVARO "
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