martedì 5 febbraio 2008

La città dai nasi all'insù: Praga

Da dove iniziare? Verso la fine dello scorso ottobre sono stata a Praga, ma è stato un viaggio inaspettato e non programmato. Talmente tanto che non ho avuro modo di scrivere nulla su quest'avventura. Adesso mi chiedevano di questa città, come si sta, dove si mangia etc. Mi chiedevano di sfatare o meno le "leggende": zone poco raccomandabili e co. e così mi sono venuti in mente tanti particolari da raccontare.

Praga è una città povera ma dignitosa, non si capisce quanto effettivamente valga una corona, 25, 28, 30, e forse non lo sapremo mai ma ne vale davvero la pena. Ci passi 2-3-4 giorni e la maggior parte del tempo la passi con il naso all'insù ad ammirare i diversi stili architettonici: l'imponente gotico che dialoga con il cubismo, i fronzoli dell'arte barocca a braccetto con l'arte futuristica, l'art noveau e il romanico. Tutto lì in un solo colpo d'occhio, al punto che non sai quando finisce l'uno e inizia l'altro.

La cosa più impressionante è il cimitero ebraico di Josefof, il quatiere ebraico, quelle lapidi una sull'altra stanno a dimostrare la condizione degli ebrei che per decenni hanno dovuto seppellire i loro cari nel medesimo pezzetto di terra a loro riservato in quel ghetto.

L'orologio astronomico è la seconda cosa che mi viene in mente, ad ogni scoccare di una nuova ora davanti a questo strano orologio si raccoglie una piccola folla, al rintocco si può vedere una bizzarra scenetta con gli apostoli e simboli religiosi, che termina con un suono di tromba al quale tutti sorridono e battono le mani.

Il Museo di Mucha è d'obbligo, si tratta di un artista praghese innovativo che ha ritratto donne sensuali e fiori. Di Mucha è anche la vetrata più bella della Chiesa di San Vito, assolutamente fra quelle da vedere perchè vale la fila che vi aspetta.

Nei musei e nei luoghi turistici molto facilmente troverete anziani, stanno lì tranquilli e pacatissimi a darvi informazioni, parlano anche - ma questo tutti a Praga - un fluido inglese.

La Piazza della città Vecchia non si può raccontare, a 360° ci sono cose da scoprire e nel belmezzo della piazza spesso ci sono artisti di strada a suonare.

Il Ponte Carlo è puntellato da statue e percorso da una folla di turisti sempre. Dall'alto della torre che lo sovrasta si vede gran parte della città. Sono molti i luoghi in altura da dove si può avere una vista magnifica, dall'alto la città - fredda - è sempre avvolta da un alone di mistero una sottile nebbia che la rende ancor più affascinante. A tagliarla in due il fiume Moldava, romanticissimo alla sera quando mille lucine illuminano il corso del fiume.

A proposito di corso del fiume!una cosa bellissima che ho voluto vedere più di una volta (Grazie :-)) è la Casa danzante, una costruzione architettonica nella quale vedi un uomo e una donna che ballano, a dir la verità lui in questo caso è un pò "ingessato".

Non vi perdete neanche Vysehard, la ciliegina sulla torta del nostro viaggio. Un borgo dove i praghesi vanno a rilassarsi. Perchè la città è caotica, sempre in movimento. Una rete di trasporti efficentissima fatta di metro ma soprattutto di tram (così potete godervi anche la città durante il tragitto).

Per il cibo... l'acqua costa più della birra e sono frequenti i sapori forti come la cipolla, un pò qui e un pò lì. State attenti nei pub a non finire del tutto il vostro boccale di birra se non ne volete un altro, senza altre istruzioni ve ne porteranno subito un'altra!

Super-chicca la fontana davanti al composto museo di Kafka!


M.S.