Lo spettacolo e del "The Cameron Mackintosh And Really Useful Theatre Company" per la regia di Trevor Nunn, lo stesso regista che ne curò la rappresentazione originale all’esordio nel
Da dove nasce un musical di così grande successo? La trama si basa sul libro di Thomas Stearns Eliot: Old Possum's Book of Practical Cats, una raccolta di poesie aventi appunto i gatti come protagonisti. Le poesie erano in realtà lettere che il poeta scriveva ai suoi nipotini, fu poi Lloyd Webber a musicare le poesie per costruire la storia del musical.
La storia è incentrata sul capo della comunità dei gatti del quartiere di Jellicle, Old Deuteronomy. La festa per il vecchio capo viene turbata dalla comparsa di Grizabella un’affascinante gattina che aveva abbandonato il gruppo e si era ritrovata sola e in miseria. Non solo a destabilizzare il gruppo ci sono anche le incursioni del cattivo di turno: Macavity, che rapisce Old Deuteronomy. Per liberare il loro capo i gatti faranno ricorso al magico Mister Mistoffelees ma la calma ritrovata viene turbata di nuovo da Grizabella che chiede di essere riammessa al gruppo con la canzone Memory (canzone che nel tempo è stata reinterpretata da 150 artisti diversi). Il capo Old Deuteronomy darà allora una struggente lezione di clemenza.
La trama del musical dice poco su ciò che in realtà colpisce lo spettatore al cospetto di Cats. Le scenografie sono spettacolari, i costumi tremendamente realistici, un'orchestra di 11 elementi suona nel backstage. I ballerini-cantanti sono eccezionali: più di una volta durante lo spettacolo sgattagliolano giù dal palco correndo fra il pubblico. Le movenze sono in tutto e per tutto quelle dei gatti, al minimo rumore scattano tutti nella stessa direzione, il passo è felpato e sinuoso. Altra nota di merito va alle luci, studiate e copartecipi della scena. Meravigliosa poi la canzone Memory, impossibile non conoscerla e non emozionarsi a sentirla. Se poi tutto questo si unisce ad una serata con papà, allora davvero con c'è altro da aggiungere.