mercoledì 26 maggio 2010

Ho 15 minuti prima che la batteria del pc si scarichi e mi lasci davanti al monitor spento. La mia di batteria è già bella e scarica da un pò. E' stata una giornata impegnativa mentalmente. Domani promette lo stesso copione.
Però sto leggendo un libro bellissimo, che mi sta facendo riflettere e pensare. Il corpo delle donne, il libro che prosegue l'opera del documentario e del blog di Lorella Zanardo. Come la tv italiana sta svilendo la donna attraverso l'ossessivo schiacciamento sul corpo e l'immagine, al punto che le donne stesse, noi stesse, ci guardiamo con (presunti) occhi maschili. Ci ritornerò.

martedì 25 maggio 2010

Cosa non voglio essere

Forse non ho un'idea precisa di chi voglio diventare, ma so cosa non voglio essere.
Voglio un vestito a pois portato con leggerezza anche senza volant. Preferisco i miei dittonghi chiusi alle "o" e alle "e" aperte alla milanese. Non voglio le rughe sul labbro superiore, quelle del disappunto. Voglio quelle ai lati della bocca dei sorrisi fatti alla gente in tram e delle risate sugli aneddoti buffi. Voglio rispondere al telefono "ehi" e non "sei già in riunione? ascolta".

lunedì 24 maggio 2010

Let me go home

Se fosse stato uno spettacolo in tv ci sarebbe voluto il bianco e nero. Completo nero, scarpe lucide, microfono con filo, occhio di bue, un'orchestra come corona.
Ore 21.05, Michael Blublè inizia a cantare la prima traccia dell'album Crazy Love, al Forum di Assago di Milano. Sold out da settimane per questa data, il Forum è pieno e facciamo in tempo ad entrare e trovarci un posto ad hoc.
Michael è simpatico, carismatico. Scherza sul suo essere "engaged", ringrazia di aver pagato un biglietto "di questi tempi". Umile, parla di Michael Jackson come il "numero uno" e poi canta un pezzetto di canzone ballandolo.
Si vede che tutto è costruito nei minimi dettagli. Immagini che dietro ci sia uno studio maniacale di tutto ciò che vedi. Dall'orchestra al palco c'è un scivolo su cui lui passa e balla, l'asta del microfono va giù con un colpo di punta, il filo del microfono viene avvolto con gesti studiati. Le luci, le immagini sono perfettamente sincronizzate. Eppure nonostante tutto questo studio invece di diventare asettico, lo spettacolo piace e anche molto.
Canzoni piacevoli anche se non le conosci, perfette da ascoltare mano nella mano, con te.
Fine spettacolo, un sipario bianco cala sul palco, occhio di bue su Michael in completo nero: canta a cappella senza microfono. Il Forum di Assago sizittisce di colpo in estasi. Una signora alle mie spalle fa: "voce!". E' stata una giornata troppo bella anche per girarmi e farle un'occhiataccia.

venerdì 21 maggio 2010

Il mezzo secolo va portato su spalle larghe e animo fanciullino: Auguri papà!

lunedì 17 maggio 2010

Trottola

Se sono stanca? Non è poi tanto tardi ma la risposta è sì. E' che stasera mi manca qualcosa, questa quasi mezzanotte sa di giornata incompiuta. Questi lunedì, martedì, mercoledì, che diventano un tutt'uno e sono insieme inconclusi e frenetici. Albe e tramonti diversi che girano sullo stesso correre e barcamenarsi senza arrivare ad un punto fermo. Aspettami, qualche giorno e sarò lì, e darai un pò di respiro a tutto questo.

martedì 11 maggio 2010

Nero Napoletano, Napoli tratteggiata noir

Quest'anno il tema del Comicon, il Salone Internazionale del fumetto, è stato il nero. E da questo colore è nato il progetto Nero Napoletano. Un fumetto noir al quale hanno collaborato circa sessanta professionisti campani della Nona Arte, edito dal Corriere del Mezzogiorno.

Non sono un'appassionata di fumetti, ma questo volume così curato e così particolare mi ha colpito.

Sono 50 episodi, due fogli A4 a disposizione per ciascun frammento della storia che si snoda fra gli avvertimenti del Vesuvio e la criminalità organizzata. E ognuno il suo stile, il suo tratto, il suo particolare modo di dosare parole e sfumature.

La Napoli che viene tratteggiata è tutta luci ed ombre, metaforicamente racchiusa nell'episodio "La quiete prima della tempesta" di Claudio Falco e Margherita Tramutoli. Fra i disegni si scoprono scorci della città: Spaccanapoli, Piazza Mercato, i percorsi sul Vesuvio, l'Osservatorio, il Centro Direzionale.

Di Napoli, si ritrovano i panni stesi, il sangue, le urla, la miseria, e la bellezza. Ci sono i personaggi ideal tipici: il commissario, il camorrista, la madre forte, il tossicodipendente. Quello che racconta più delle parole è il taglio su di un particolare del volto, un tratto marcato del disegno. E la città che non fa da sfondo ma anche da filtro e da cornice allo stesso tempo, di tutto questo.

Belli gli episodi: "Furia divina" e "Segnali di guerra".
Più leggeri ma altrettanto degni di nota: "La mossa del cavallo" e "Una gita movimentata".

Avete tempo fino al 24 maggio per acquistarlo insieme al Corriere della Sera - Corriere del Mezzogiorno, a 6,80 euro+ il prezzo del quotidiano.

Altre informazioni qui. I dettagli e alcune tavole qui.