martedì 29 gennaio 2008

Governo Tecnico

Il Capo dello Stato Napolitano finita la consultazione con i capigruppo parlamentari, si appresta a parlare con Cossiga, Scalfaro e - il suo predecessore - Ciampi. Tutti e tre si sono trovati nella sua medesima condizione, decidere fra governo "tecnico" e scioglimento delle Camere con elezioni anticipate.

Ma cos'è un governo tecnico? Brevemente, è un esecutivo, un governo, formato da Ministri non parlamentari. Sono esempi di governi tecnici quello Amato o quello Ciampi dei primissimi anni '90, quest'ultimo fu definito proprio per com'era composto e formato "governo dei professori".

La funzione di un governo tecnico è quello - ora come allora - di traghettare materialmente il Paese verso l'approdo (più) sicuro di Riforme che il litigioso Parlamento o il frammentato Esecutivo, non sono riusciti a fare. Il tutto magari in procinto di passare la parola al popolo con il Referendum.

In questo caso la situazione "tipo" e quella reale coincidono.

Cosa succederà adesso? Mi auguro che Napolitano scelga per il governo tecnico. Le due coalizioni e i singoli partiti hanno una visione distorta del futuro del Paese, filtrata dalla possibilità di sedere a quelle poltrone.

M.S.

Giro di boa


"L'unico pericolo che senti veramente è quello di non riuscire più a sentire niente" mentre la coda di questa canzone bellissima di Jovanotti va avanti e invade la stanza e i miei pensieri, rifletto un pò su questo periodo. Mi piace. Mi sveglio la mattina e ho mille cose da fare, tanti progetti in cantiere, molte persone da sentire e vedere nel corso di una giornata, che ahimè è e rimane di 24 ore.
Arrivo alla sera stanca, davvero stanca e questo non mi dispiace.
La giornata è stata vissuta fino e in fondo. Mi stropiccio gli occhi e tiro un pò il fiato, mi guardo alle spalle e ci son state sorprese, sorrisi, pensieri, ricordi - e in più - i miei progetti hanno fatto un piccolissimo e impercettibile passo in avanti, ed io con loro.