sabato 1 marzo 2008

Le scuse di Grillo ai Napoletani

Le trovate qui. Fanno un pò da balsamo, non c'è che dire.

Estratto di Biùtiful Cauntri

Ogni volta che lo guardo mi vengono i brividi.
Questo documentario va visto integralmente, il 7 marzo sarà presentato al Modernissimo.
Non mi stancherò di scriverlo.
Qui un pezzetto del documentario da youtube, guardatelo e ditemi che cosa ne pensate.

Alcuni sì altri no

Un'ennesima morte bianca,
perde la vita nel porto di Genova Fabrizio Cannonero: quarant'anni, con un bimbo di 4, conviveva da 12 anni con la sua compagna.

Non mi soffermerò su questa inutile strage che si perpetua nei nostri cantieri, nei nostri opifici ecc. E' un altro il punto su cui voglio riflettere.
Fabrizio conviveva con la sua compagna, con la madre di suo figlio, e lei adesso non avrà diritto alla pensione di reversibilità, tanto per fare un esempio pratico e banale.

Che qualcuno adesso vada da Casini e company, "onorevole, presidente - quel che è -adesso ci chiarisca una cosa, come si fa per questa famiglia orfana di padre? O non è famiglia perchè non è celebrata dal matrimonio?"

I parlamentari hanno diritti per i loro conviventi, i cittadini no. Allora la differenza vera sta nei privilegi parlamentari, veri e propri pacs validi solo per loro.
E tutti gli altri? Pazienza.

Sommersa dall'immondizia è la piazza d'Italia

Ezio Mauro di nuovo per l'emergenza rifiuti in Campania.
Dov'è la notizia, l'elemento di novità in tutta questa fetida vicenda? Il caso penale e giudiziario che pesa sul governatore Bassolino. Mi chiedo per quale motivo lui, la giunta e il sindaco sono ancora lì. E la lettera minuscola alle loro cariche è decisamente d'obbligo.

Ma è inutile pensare che sia Napoli il perimetro esclusivo di questa crisi, in una sorta di razzismo politico che assolve lo Stato. Se nel mondo è sotto accusa l'immagine d'Italia, bruciata dentro quei cassonetti, è un'intera classe dirigente nazionale che deve sentirsi alla sbarra. L'emergenza rifiuti in Campania dura da troppi anni, ha attraversato giunte e governi di ogni colore, ha contato sul tirare a campare di tutti, sulla sottovalutazione di ognuno, fino a scoprire alla fine che la saturazione cieca delle discariche non consente nemmeno più di nascondere i rifiuti come si è fatto fino a ieri, e oltre al buco nient'altro è stato progettato. Ma quando l'immondizia occupa strade e piazze per due mesi, corrompendo una grande capitale europea, allora è il sistema che fa bancarotta, è il Paese sotto scacco, non un comune o una regione.

In questo senso l'emergenza rifiuti è un attacco al cuore dello Stato, perché mette a nudo la sua impotenza. Sommersa dall'immondizia è la Piazza d'Italia. E dunque, mentre diventa un caso penale, lo choc dei rifiuti non può non diventare un caso politico. Se la vicenda ha questa portata, qualcuno - più simbolicamente esposto - deve assumersene il peso e il carico davanti alla pubblica opinione, anche al di là delle sue colpe specifiche, per far capire ai cittadini che la politica è anche responsabilità e sa pagare i suoi prezzi. Sono le ragioni per cui Antonio Bassolino deve dimettersi.