Probabilmente neanche Emile Durkheim, che all'inizio del secolo scorso di era interessato ai tassi di suicidi per conto della più alta sociologia, riuscirebbe a capire cosa sta succedendo a Birdgend.
Oggi i misteriosi suicidi di giovani nella piccola cittadina del Galles sono arrivati a 17, in un arco di tempo ristretto, (a partire dal 2007).
L'età dei suicidi va dai 16 ai 27 anni, e anche se la polizia britannica insiste "non c'è legame fra i suicidi" è ovvio che qualche relazione debba esserci, fosse solo per il fatto che alcuni dei ragazzi si conoscevano e partecipavano ad una stessa pagina web.
Normale che dinanzi a una sequela del genere ci si interroghi, e molti hanno trovato la chiave di lettura nell' "alone di celebrità" che la copertura mediatica da a chi si toglie la vita. In più le pagine personali dei ragazzi diventano veri e propri muri virtuali della memoria per il compianto.
E allora tornando a Durkheim, secondo cui i suicidi sono di tre tipi - brevemente: anomico per assenza di regole, egoistico per l'eccessiva concentrazione su se stessi, e specularmente, altruistico per una eccessiva coesione sociale - cosa ha spinto questi ragazzi a porre fine alle loro esistenze?
La mia idea è un mix delle tre tipologie, ragazzi troppo concentrati su loro stessi, ma anche schiacciati dalle logiche del gruppo di appartentenza (anche la comunità virtuale), e in più privi di regole e ancore di salvezza forti. Il quadro che ne esce è veramente critico, da rifletterci su.
Oggi i misteriosi suicidi di giovani nella piccola cittadina del Galles sono arrivati a 17, in un arco di tempo ristretto, (a partire dal 2007).
L'età dei suicidi va dai 16 ai 27 anni, e anche se la polizia britannica insiste "non c'è legame fra i suicidi" è ovvio che qualche relazione debba esserci, fosse solo per il fatto che alcuni dei ragazzi si conoscevano e partecipavano ad una stessa pagina web.
Normale che dinanzi a una sequela del genere ci si interroghi, e molti hanno trovato la chiave di lettura nell' "alone di celebrità" che la copertura mediatica da a chi si toglie la vita. In più le pagine personali dei ragazzi diventano veri e propri muri virtuali della memoria per il compianto.
E allora tornando a Durkheim, secondo cui i suicidi sono di tre tipi - brevemente: anomico per assenza di regole, egoistico per l'eccessiva concentrazione su se stessi, e specularmente, altruistico per una eccessiva coesione sociale - cosa ha spinto questi ragazzi a porre fine alle loro esistenze?
La mia idea è un mix delle tre tipologie, ragazzi troppo concentrati su loro stessi, ma anche schiacciati dalle logiche del gruppo di appartentenza (anche la comunità virtuale), e in più privi di regole e ancore di salvezza forti. Il quadro che ne esce è veramente critico, da rifletterci su.
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