Ventimila spettatori per la data campana del Safari Tour 2008, ad intrattenerli prima dell'inizio del concerto la Jova Tv sul megaschermo. Fuori uno stuolo di parcheggiatori da 5 euro a macchina in questo posto un pò dimenticato da tutti e i bagarini, che sembrano essere abbastanza onesti, 40 euro per un biglietto acquistato all'ultimo momento con sconto comitiva per chi si presenta in massa. Il costo del biglietto era di 32 euro con prevendita, ma andava acquistato prima che venissero tutti esauriti a un paio di settimane dalla data.
Ore 21.30, precisissimo Jova appare sul megaschermo dal backstage, saluta, sorride e si racconta. Ha dovuto ricorrere alle iniezioni miracolose di una dottoressa casertana per poter salire sul palco per una distorsione alla caviglia, infatti saltellerà tutto il tempo su e giù con una gamba sola. Da dietro le quinte attacca "Bella" il pubblico si scalda ed è solo l'inizio. Jova sale sul palco con una giacca dai profili luminosi, intorno tutto tutto buio. Stupendo. E' iniziata la festa, "voi sarete il mio antidolorifico magnifico", e i primi pezzi sono tutti tratti da "Safari". Fra le prime anche "A te" l'erede naturale della canzone d'amore d'eccellenza. Molte coppie sugli spalti e gli occhi sono tutti un luccichio.
Jovanotti riesce a coincolgere tutto il pubblico, chi ha un posto a sedere raramente ne approfitta, è coinvolgente, è energico, e non fa sentire nessuno solo anche con la caviglia che - si vedeva - gli faceva un gran male. Si cambia parecchie volte: cappellino da ragazzo fortunato, giacca luminosa, frak sul finale. Tanti cambi anche per le luci e per la scenografia.
Condensati in due ore di spettacolo vent'anni della sua carriera, da Chissà se stai dormendo, all'Ombelico del mondo, da Serenata rap, a Mi fido di te, da Falla girare a Ragazzo fortunato, da Tanto a Penso positivo. E da Safari A te, In orbita, Safari, Fango, Mezzogiorno, Dove ho visto te e Come musica.
Ma c'è anche spazio per un tributo a Napoli da leggere fra le righe, Jova va nel punto più centrale del palco, in mezzo alla folla, prende un foglietto e canta "Terra mia". Tutto un brivido anche adesso a ripensarci. Alla fine, in frak lui e la sua band, dice: "vi voglio bene, mi avete accolto come un fratello e io vi voglio bene. Voi vi aspettate che io vi dica qualcosa [un cartellone durante il concerto diceva "No alla discarica"] io non vi dirò niente, perchè per cambiare per superare le cose ci vuole passione e voi siete maestri di passione, ed io non vi devo dire niente".
Che dire Jova cittadino onorario di Napoli, della Campania. Il safari Tour inoltre, in collaborazione con Eni e AzzeraCO2 è a zero emissioni, saranno piantati oltre 2.500 alberi in tutta Italia.
Anche noi ti vogliamo bene Jova!
Ps Per le foto attendo che Antonio a cui ho regalato i biglietti me le mandi. Nel frattempo potete leggere anche quanto sono entusiasti del concerto lui, e Gennaro. Miei compagni di viaggio in questa bellissima serata.
Ore 21.30, precisissimo Jova appare sul megaschermo dal backstage, saluta, sorride e si racconta. Ha dovuto ricorrere alle iniezioni miracolose di una dottoressa casertana per poter salire sul palco per una distorsione alla caviglia, infatti saltellerà tutto il tempo su e giù con una gamba sola. Da dietro le quinte attacca "Bella" il pubblico si scalda ed è solo l'inizio. Jova sale sul palco con una giacca dai profili luminosi, intorno tutto tutto buio. Stupendo. E' iniziata la festa, "voi sarete il mio antidolorifico magnifico", e i primi pezzi sono tutti tratti da "Safari". Fra le prime anche "A te" l'erede naturale della canzone d'amore d'eccellenza. Molte coppie sugli spalti e gli occhi sono tutti un luccichio.
Jovanotti riesce a coincolgere tutto il pubblico, chi ha un posto a sedere raramente ne approfitta, è coinvolgente, è energico, e non fa sentire nessuno solo anche con la caviglia che - si vedeva - gli faceva un gran male. Si cambia parecchie volte: cappellino da ragazzo fortunato, giacca luminosa, frak sul finale. Tanti cambi anche per le luci e per la scenografia.
Condensati in due ore di spettacolo vent'anni della sua carriera, da Chissà se stai dormendo, all'Ombelico del mondo, da Serenata rap, a Mi fido di te, da Falla girare a Ragazzo fortunato, da Tanto a Penso positivo. E da Safari A te, In orbita, Safari, Fango, Mezzogiorno, Dove ho visto te e Come musica.
Ma c'è anche spazio per un tributo a Napoli da leggere fra le righe, Jova va nel punto più centrale del palco, in mezzo alla folla, prende un foglietto e canta "Terra mia". Tutto un brivido anche adesso a ripensarci. Alla fine, in frak lui e la sua band, dice: "vi voglio bene, mi avete accolto come un fratello e io vi voglio bene. Voi vi aspettate che io vi dica qualcosa [un cartellone durante il concerto diceva "No alla discarica"] io non vi dirò niente, perchè per cambiare per superare le cose ci vuole passione e voi siete maestri di passione, ed io non vi devo dire niente".
Che dire Jova cittadino onorario di Napoli, della Campania. Il safari Tour inoltre, in collaborazione con Eni e AzzeraCO2 è a zero emissioni, saranno piantati oltre 2.500 alberi in tutta Italia.
Anche noi ti vogliamo bene Jova!
Ps Per le foto attendo che Antonio a cui ho regalato i biglietti me le mandi. Nel frattempo potete leggere anche quanto sono entusiasti del concerto lui, e Gennaro. Miei compagni di viaggio in questa bellissima serata.
2 commenti:
Sì ma posso dedicarti "A TE"?
A tre giorni di distanza ancora canticchio tutte le canzoni... il concerto mi ha lasciato una scia di buonumore e di positività, una carica incredibile...
grande Jova!
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