martedì 13 maggio 2008

La Prestigiacomo sulle Leggi 40 e 194

Interessanti spunti nella lunga intervista fatta da Aldo cazzullo di Repubblica a Stefania Prestigiacomo, neo Ministro dell'Ambiente che nella passata legislatura guidata dal centro-destra era al Ministero senza portafoglio delle Pari Opportunità.


Sulle quote rosa la Prestigiacomo non ha cambiato idea, così come sulla legge 40: «La fecondazione assistita andava regolamentata, la legge è ottima, ma contiene due o tre norme orride. Come quella che vietava la diagnosi preimpianto anche a coppie portatrici di malattie genetiche. Ora il ministro Turco ha corretto quella stortura. Noi sbaglieremmo a ripristinarla».
A questo punto non mi è chiaro in quale parte la legge sia "perfetta" se ci sono delle storture (i comma che definisce "orridi" in una medesima legge.

E la legge 194 sull'aborto? «Sono stanca di sentir ripetere che la 194 non si tocca. Non lo accetto. È una legge di trent'anni fa; dobbiamo tener conto dei progressi scientifici. A 22 settimane, il feto è già un bambino. I casi di cui ha scritto Giuliano Ferrara mi hanno colpita molto. Se davvero nascono vivi, se c'è la possibilità di rianimarli, allora — fatti i necessari approfondimenti — quel limite di 22 settimane andrebbe abbassato. L'ha detto anche Alessandra Kustermann della Mangiagalli, una donna straordinaria». «Non solo. Alcuni consultori sono covi di sinistra. Sembrano sezioni del vecchio Pci. Sollecitano le donne a sbarazzarsi del bambino. Così si generano reazioni sbagliate, come la richiesta di inserire figure religiose. I consultori vanno ammodernati. Devono spiegare alle donne che è possibile avere aiuti economici, partorire in ospedale anche se clandestine, disconoscere la maternità e dare il neonato in adozione anche dieci giorni dopo il parto; perché magari, dopo averlo tenuto in braccio, cambiano idea...». Ha ragione il Papa, a parlare di aborto «ferita per l'Italia?». «La Chiesa fa bene a combattere la sua battaglia per la vita. Al legislatore tocca trovare un punto d'equilibrio. Il principio della 194 resta valido: la scelta tocca alla donna. Ma la legge non è intoccabile».

Tutte le leggi possono essere sottoposte a revisione. La società evolve, cambia e le rettifiche talvolta si rendono necessarie. La 194 però ha arginato una vera e propria piaga sociale. La questione dei consultori come covi di sisistra mi sfugge totalmente, pur consapevole che il nemico contro cui puntare il dito è sempre questo spauracchio della "sinistra" per una parte del centro-destra.

L'intervista continua sulla questione ambiente: termovalorizzatori, nucleare etc. Passa per la Brambilla e la Carfagna, e approda anche allo stretto di Messina.

Ma il risultato, ahimè, non cambia.

3 commenti:

Medea ha detto...

A me dispiace sul serio quando sento parlare una DONNA in questi termini.Nelle interviste che leggo utlimamente avverto poca chiarezza, come in quest'ultima ad esempio:la Prestigiacomo non chiarisce che il limite delle 22 settimane si riferisce agli aborti terapeutici e non alla Interruzione Volontaria di Gravidanza(che può essere effettuata non oltre le 12 settimane e 10 giorni):così si getta fumo negli occhi in quei lettori non preparati. Quando dice che i consultori sono "covi di sinistra" utilizza la metafora simil "barbablù" per dire che forse non c'è attenzione particolare nei confronti delle donne che si rivolgono a questi centri nel momento in cui hanno scperto d aspettare un bambno e di abortire:non c'è la giusta analisi e indagine per cercare di capire quali sono le cause che hanno portato la donna a questa scelta. Questo punto in efetti è da discutere:credi che sì, sia giusto un'assistenza maggiore da parte di psicologi e assistenti sociali.I casi di interruzione volontaria di gravidanza sono così vasti che può anche capitare che la donna sia costretta da terzi ad abortire, pur sentendo un'enorme esigenza di tenere il suo bambino.Qui si può e si DEVE intervenire.La scelta spetta alla donna.La religione non c'entra nulla;la collaborazione economica da parte dello stato (???) non c'entra nulla.Una donna può anche scoprire di essere incinta in un momento della sua vita in cui non si sente pronta ad essere madre:la maternità imposta è una violenza!!Quando un Ferrara va in TV a sparare minchiate del tipo:"voglio che la donna si senta libera di accettare la gravidanza" dice un'enorme stronzata. Parte innanzitutto dal presupposto che un bambino sia concepito sempre in seguito ad un atto d'amore.Non è vero.sistono haimè gli stupri.Parte dal presupposto che basta aggiustare un pochino la realtà sociale in cui vive la donna e puff!Sarà contentissima di avere il bambino!Non è reale!
La Prestigiacomo sostiene che il governo deve trovare la giusta misura rispetto alle parole del papa. Ma in quale paese civile sta scritto che la legislazione deve abbracciare la religione?
Questa è l'Italia.

Unknown ha detto...

Sono d'accordo con te e mi inquieta pensare che donne come la Prestigiacomo e la Carfagna debbano decidere in materie così delicate come l'Ambiente e le Pari opportunità di cui - evidentemente - non sanno nulla o poco più.

Medea ha detto...

Già. Ma, guarda, in Italia abbiamo l'imbarazzo della scelta quando parliamo di persone incompetenti:possiamo spaziare dalla classe politica (di qualsiasi schieramento)fino ad arrivare al popolino.
Quanto ci sarebbe da dire sulla 194.Quanto avrei da dire sulla 194 e sull'aborto.
Sinceramente, credo che la sinistra meriti questa storica sconfitta.Bhà, sinistra. Ma quale "sinistra"?Ci vogliono le palle per portare avanti in Italia discorsi come i DICO, il conflitto di interessi, la fecondazione assistita.Spero che le conseguenze che cadranno su di noi siano arginabili.In qualche modo.
Spero...