giovedì 6 novembre 2008

Ok, basta. Vado via.

Oggi ne ho abbastanza più che mai di questa città e non sono neanche uscita di casa.
Napoli è una città violenta e sporca. I suoi abitanti si incattiviscono ogni momento che salvi riusciamo a fare un passo. Vecchi e bambini hanno la faccia contratta in smorfie incazzate e dure. Non c'è nulla che vada nel verso giusto, nessuna ancora a cui aggrapparsi. Nessun sole, mare che tenga. Scura, brutta e interminabile appare la nottata.

E non voglio restar qui a perdere chances e indurirmi anche io. Non mi illudo di poter trovare un lavoro, casa, giardini pettinati e uccellini altrove, ma mi auguro di poter uscire di casa e non dovere avere occhi dappertutto mentre con il coltello in mezzo ai denti pronta a difenderti sto a contare tutte le anomalie di questa città a la maggior parte delle persone si è abituata credendole normalità.
Cosa ha di normale una città in cui poco più che dei bambini passano il loro tempo in sale giochi dopo la mezzanotte e vengono gambizzati? O una città in cui in pieno centro puoi essere scippata e ridotta in fin di vita. Questi ragazzini non sono recuperabili, mele marce come le loro madri che li hanno partoriti, come le famiglie che li hanno "allevati", pronti a far danni e a infettare anche le mele sane.
E me ne frego di un sindaco che non merita neanche la maiuscola, che con la sua voce stridula e la sua fascia tricolore inutile condanna un "atto gravissimo" e se ne sta al caldo di Palazzo San Giacomo. Abbia la decenza di andar via prima che alle prossime elezioni chiunque si presenti - compreso uno spaventapasseri o un neofascista - ci sia un plebiscito a suo favore.

3 commenti:

AB ha detto...

Mi raccomando, ricorda quello che ti ho detto ieri.
Stringi i denti, ancora per un po'.
La nostra terra non ci merita, è sempre più evidente. E tutti quelli che continuano a vedere il sole dove non c'è, a me personalmente fanno un po' ridere.

Anonimo ha detto...

Ma se ve ne andate voi, Marianna e Antonio, giovani, colti, forti, con la voglia di cambiare, cosa resta poi? Solo un sole oscuro. Solo un'eterna eclisse. Sono le persone come voi che devono dare un senso al sole e al mare. Sono le persone come voi che devono ridipingerli di blu e di giallo. Il color marrone dell'usura, della ruggine della paura, dell'olezzo della cacca, i vostri cuori chiari lo possono pulire dal quadro del futuro di questa città.
Altrove sareste chiunque, qui, forse, il cambiamento.
Vi voglio bene.

eef

Unknown ha detto...

Cara Manu,
vorrei tanto che i pro e i contro si sommassero annullandosi facendomi decidere che se la bilancia è in pari magari vale la pena di rimanere. Qui la bilancia pende tutta da un lato e il futuro sembra dirti: "decidi tu se essere un moderno Don Chisciotte e io mi regolo di conseguenza".
Ci sono momenti come questo in cui penso che questa città non ha speranza e certo io non posso far molto.
Ti voglio bene anch'io, tanto.
M.